Albero di rara rusticità e durevolezza. Le modeste dimensioni spesso sono erroneamente percepite come caratteristica della pianta mentre in realtà ha solo una crescita molto lenta e ciò porta a pensare che si tratti di piante piccole. In natura può raggiungere anche i 30 m di altezza ed è caratterizzato da un apparato radicale molto forte e fittonante che gli consente di vivere anche in ripidi e scoscesi dirupi sul mare. Resiste molto bene, infatti, anche alla salinità e all’aerosol marino. Mal sopporta terreni asfittici ed eccessivamente compatti.
Il legno di colore rosso scuro è difficile da lavorare ma ottimo come combustibile e produce carbone molto pregiato a elevato potere calorifico. Anche questa quercia sempreverde produce una gran quantità di ghiande che fino agli anni ’60 del secolo scorso in Sardegna venivano utilizzate per la preparazione di una sorta di pane (pane e’lande) mediante una complessa e lunga preparazione dove veniva usata argilla rossa e cenere. Oggi tale tradizione è stata riscoperta e pare che in alcune zone sia prodotto ancora oggi.
Probabilmente a causa della fitta ombra che un bosco di lecci produce, in antichità fu considerato un albero sinistro, consultato anch’esso dagli oracoli (come le altre querce) ma per predizioni funeste. La leggenda del leccio (raccontata dal poeta greco Valaoritis nel ’19 secolo) conferma tale nomea. Essa racconta come gli alberi, dopo la condanna a morte di Cristo si fossero rifiutati di donare il proprio legno per la croce. Soltanto il leccio offrì il suo legno, diventando quindi simbolo vegetale di Giuda. Lettura diversa ne fa la tradizione cristiana che vede nel leccio l’albero prediletto da Cristo perché si è sacrificato per lui.
Il paese veneto di Monselice, sembra debba il suo nome proprio dai lecci, mons elicis, il monte dei lecci. Fatto che accomuna il paese veneto con Hollywood in California, poiché in inglese leccio si traduce con holly oak; quindi, la nota località prende il nome dal legno di leccio e probabilmente quindi anch’esso da monte dei lecci.
Possiede una notevole longevità, 250-300 anni, e alcuni esemplari hanno raggiunto i 1000 anni.
Leccio
Quercus ilex, leccio o elce