Questa cappella, ideata dall'architetto Smiljan Radić, è ispirata alle piccole cappelle commemorative, chiamate “animite”, che si trovano in Cile e sono abbandonate sul bordo delle strade e abbellite con forme e colori tipiche del circo. Ha una forma conica ed è costruita da otto grandi elementi di cemento armato spessi dieci centimetri. Le superfici interne hanno una texture speciale, ottenuta grazie all’impronta del pluriball, comune materiale da imballaggio, con il quale sono stati foderati i casseri. Al centro, c'è una croce fatta con un asse di metallo e un tronco di albero su un basamento di calcestruzzo.
Sulla sommità una grande trave di acciaio attraversa la cappella, funzionando sia da sostegno delle due lastre in vetro che formano la copertura, sia da elemento orizzontale della grande croce.
L'ingresso alla cappella avviene da una massiccia porta di legno scorrevole. Questa richiama le fattorie cilene. La porta, anche se chiusa, lascia sempre un piccolo varco che invita ad entrare.
Foto di Veronica Giannella per Fondazione Giorgio Cini.