L’architetto inglese Norman Foster ha scelto per la sua cappella uno spazio incorniciato da due vecchi alberi, un luogo da cui ammirare il paesaggio lagunare. L’architetto inglese ha immaginato un luogo sacro definito da un percorso racchiuso in un involucro leggero, rivestito di gelsomino e ombroso e che sembra richiamare l’effetto di una tenda nomade. Il visitatore viene condotto attraverso una piattaforma leggermente in salita, disposta a L, alla sorpresa della vista della laguna.
La soluzione costruttiva è composta da cavi e puntoni, a formare quella che prende il nome di tensegrity structure. La struttura è composta da alberi rastremati a terra ed elementi trasversali in acciaio che simboleggiano tre croci. L’ involucro che filtra la luce del sole è costituito da esili stecche di legno di larice ravvicinate, leggermente mobili. Alcune panche inserite in fondo al percorso permettono un momento contemplativo. Un elemento triangolare ligneo, che conclude il percorso, simboleggia un altare che sembra richiamare la poppa di un vascello.
Foto di Veronica Giannella per Fondazione Giorgio Cini.